Lettera alla cittadinanza
Anche a Manesseno abbiamo i bulletti!
Non è una novità: da tempo alcuni ragazzini fanno “dispetti” attorno all’area del Circolo.
Ora, però, questi sgarbi sono diventati veri e propri vandalismi.
Ora, però, questi sgarbi sono diventati veri e propri vandalismi.
Non si tratta più di bambini che fanno marachelle per riderci sopra.
Siamo arrivati al punto di dover chiudere il campetto da calcio davanti alla “Chiesa Nuova” perché, a furia di piccoli ma continui vandalismi, si sono creati danni veri e propri.
E purtroppo, insieme ai danni, sono arrivate anche le minacce.
Certo, sono parole dette da ragazzini — ma i ragazzini crescono, e con loro cresce anche l’ostilità.
Siamo arrivati al punto di dover chiudere il campetto da calcio davanti alla “Chiesa Nuova” perché, a furia di piccoli ma continui vandalismi, si sono creati danni veri e propri.
E purtroppo, insieme ai danni, sono arrivate anche le minacce.
Certo, sono parole dette da ragazzini — ma i ragazzini crescono, e con loro cresce anche l’ostilità.
Con grande, sincero e profondo dispiacere, ci accorgiamo che questi “nostri” ragazzi non capiscono che tutto ciò che stanno facendo finisce solo per danneggiare loro stessi.
Le strutture parrocchiali e del Circolo sono un bene della comunità, un luogo per tutti, ma devono rispettare dei regolamenti: quelli del Circolo, per la gestione e la tutela di questi spazi, e quelli delle leggi vigenti, che garantiscono il rispetto verso chi abita nei dintorni.
Ad aggravare la situazione ci sono scherni verso i collaboratori e i frequentatori del Circolo, disturbi a persone anziane che si recano in chiesa, offese durante alcune funzioni religiose e, purtroppo, insulti sessisti verso alcune ragazze, bestemmie e tentativi di scasso agli accessi dei locali.
Perché queste cattiverie? Cos’abbiamo sbagliato?
Il Circolo non può essere sempre presente.
Non ci sono abbastanza persone che possano regalare il proprio tempo per fare servizio.
E, soprattutto, il Circolo non vuole essere un “cane da guardia”.
Non ci sono abbastanza persone che possano regalare il proprio tempo per fare servizio.
E, soprattutto, il Circolo non vuole essere un “cane da guardia”.
Sicuramente ci saranno stati errori, ma sono sempre stati fatti in buona fede.
Il dialogo è e resta la cosa più giusta da fare.
Il dialogo è e resta la cosa più giusta da fare.
Sarebbe bello che le persone che non conoscono il nostro ambiente, o che magari conservano vecchi pregiudizi, venissero a parlare, a chiedere spiegazioni, a proporre — e perché no, a dare una mano.
Nel Circolo ci sono persone volenterose che fanno del loro meglio per offrire un servizio alla comunità.
Nel Circolo ci sono persone volenterose che fanno del loro meglio per offrire un servizio alla comunità.
Queste persone sbagliano? Sì, certo. Sono umane, e succede.
Ma, d’altronde, “chi fa sbaglia, chi non fa non sbaglia.”
Ma, d’altronde, “chi fa sbaglia, chi non fa non sbaglia.”
Un motivo molto importante — forse il più importante — è il rispetto delle persone.
In particolare verso coloro che regalano una buona parte del loro tempo per far sì che questi luoghi di aggregazione continuino ad esistere e a funzionare.
In particolare verso coloro che regalano una buona parte del loro tempo per far sì che questi luoghi di aggregazione continuino ad esistere e a funzionare.
Senza di loro, il Circolo non potrebbe esistere: non ci sarebbe il salone per le feste, il campo in sintetico, le feste parrocchiali, i tornei di calcio e volley, né il campetto dove giocano bambini e ragazzi.
Il campetto è a disposizione di tutti, ma non è un bene pubblico.
La parrocchia di Manesseno e il Circolo lo mettono a disposizione gratuitamente per bambini e ragazzi, ogni giorno, perché questo è lo spirito che li anima.
Tuttavia, ne sono anche responsabili legalmente e materialmente.
La parrocchia di Manesseno e il Circolo lo mettono a disposizione gratuitamente per bambini e ragazzi, ogni giorno, perché questo è lo spirito che li anima.
Tuttavia, ne sono anche responsabili legalmente e materialmente.
Un oratorio è fatto per accogliere, ma se le strutture vengono ripetutamente danneggiate, come si può accogliere?
Le riparazioni, l’aggiornamento degli ambienti, la formazione di chi lavora (come l’HACCP per le feste) sono tutte spese a carico del Circolo.
E il Circolo non ha entrate sufficienti: si affida alle “tasche” dei soci e dei parrocchiani.
E il Circolo non ha entrate sufficienti: si affida alle “tasche” dei soci e dei parrocchiani.
I “fondi” per le riparazioni non esistono: arrivano dalle donazioni o dai contributi volontari.
Il guadagno delle feste viene reinvestito interamente in queste attività.
Il guadagno delle feste viene reinvestito interamente in queste attività.
Con tutto ciò, si vuole chiarire perché il Circolo non può più permettere ulteriori danneggiamenti alle sue strutture.
Purtroppo, siamo stati costretti a regolamentare in modo più rigido l’accesso al campetto e a informare i Carabinieri di quanto sta accadendo.
Non è ancora stata presentata una denuncia vera e propria, ma se questi problemi continueranno, verranno adottate misure più drastiche di sorveglianza.
Non è ancora stata presentata una denuncia vera e propria, ma se questi problemi continueranno, verranno adottate misure più drastiche di sorveglianza.
Sperando che le cose cambino in meglio, per tutti,
Il Circolo